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La ricerca genetica sui malati non fumatori

Mercoledì 03 Febbraio 2016

La Fondazione vuole richiamare la ricerca a cui l'Associazione Marta Nurizzo ha collaborato direttamente raccogliendo campioni di sangue di malati non fumatori di età inferiore a 65 anni e - qualora disponibili - di uno o più consanguinei sani.  Questo lungo ed impegnativo lavoro è stato condotto - nell'arco di un decennio - al servizio di una ricerca genetica di largo respiro, che ancora adesso (2016) i campioni raccolti nel tempo dall'Associazione sono tuttora utilizzati per la ricerca, applicando le tecniche sempre più avanzate di indagine genetica disponibili.

La decisione di avviare una ricerca sui fattori genetici di predisposizione ai tumori polmonari in collaborazione con l’Istituto dei Tumori e l’Istituto Mario Negri di Milano è stata presa dalla Associazione Marta Nurizzo nel 1999; nel Luglio del 2000 il progetto è stato parzialmente finanziato con 180 milioni di lire(circa 93.000 €) dalla Fondazione Cariplo alla quale il progetto scientifico - messo a punto dal dr. Tommaso A. Dragani dell'Istituto dei Tumori insieme al dr. Carlo La Vecchia dell'istituto Mario Negri - era stato sottoposto. Una volta ottenuta la certezza di un finanziamento, l’Associazione ha costituito presso la Casa del Volontariato di Brugherio una segreteria dedicata al progetto, attivando un numero verde e predisponendo quanto necessario all'operazione (struttura operativa, attrezzature necessarie, kits per il trasporto dei campioni, organizzazione della raccolta, etc.).

Nel Febbraio 2001 è stata avviata la campagna di raccolta dei campioni di malati non fumatori con l'invio di oltre 1.000 lettere a tutti i reparti di Oncologia e Pneumologia degli ospedali italiani per presentare la ricerca e richiedere la disponibilità a collaborare e l'assenso dei Comitati Etici; sono state così via via attivate collaborazioni con 62 Reparti Ospedalieri.

In parallelo, per raccogliere campioni direttamente dai privati disposti a partecipare con la donazione di un piccolo campione di sangue (3 ml) - e che rispondessero agli stringenti requisiti richiesti dal protocollo di ricerca - si è fatto ricorso ad attività di comunicazione e informazione quali: Conferenze stampa (Circolo della Stampa di Milano, Hotel dei Cavalieri, Milano); interviste e notizie sulla ricerca in programmi televisivi e radiofonici a diffusione nazionale e regionale; realizzazione di uno spot TV diffuso nell’ambito della comunicazione sociale delle reti Mediaset; realizzazione e pubblicazione di annunci su quotidiani e settimanali nazionali (Corriere della Sera, OggiGazzetta dello Sport); realizzazione ed affissione di un manifesto nel circuito pubblicitario ospedaliero del Nord Italia.

 

Un ulteriore contributo della Compagnia di San Paolo (38.000 €), ha consentito di proseguire l'attività finanziata fino al principio del 2005; in seguito - e fino al termine all’inizio del 2012 - tutto il peso dell'attività e dei costi connessi alla raccolta dei campioni è ricaduto sull'Associazione. In totale i fondi che l'Associazione ha raccolto e destinato a questa specifica ricerca nel corso di un decennio sono stati dell'ordine di 180.000 €, di cui 50.000 € erogati direttamente.

Com'è ben noto, i malati di tumori polmonari non fumatori sono una percentuale ridotta del totale dei pazienti (~ 10%) e ciò ha reso assai difficile il reperimento e la raccolta dei campioni. In ogni caso, operando con pazienza e dedizione, si è riusciti a costituire una coorte di campioni di DNA estratto, che viene ritenuta tuttora unica a livello internazionale per ampiezza e significatività. I campioni "accettati" - una frazione di quelli raccolti, in quanto pienamente rispondenti a tutti i requisiti richiesti dal protocollo di ricerca - di malati non fumatori sono stati oltre 200, a cui si aggiungono oltre 160 campioni di loro consanguinei sani.

Qui di seguito è rappresentata in percentuale la distribuzione geografica dei campioni raccolti, che evidenzia livelli di partecipazione differenziati da regione a regione, spesso non correlati alla popolazione residente, nè alla diffusione della patologia.